ACQUERELLO DANNUNZIANO

26 giugno 2021
a cura di Giovanni Ragone

Workshop di acquerello rivolto a tutti.





Workshop di acquerello rivolto a tutti coloro che vogliono sperimentare la tecnica dell’acquerello senza l’uso della matita.

Ci immergeremo nella scenografica Riserva Naturale della “Pineta Dannunziana” di Pescara, dove nei primi anni del 1900, Gabriele D’Annunzio vi allestì la tragedia pastorale “La figlia di Iorio”.
In questo viaggio ci guiderà il Maestro Giovanni Ragone dove si lavorerà con la luce naturale immersi nella natura.
Partiremo con un solo colore per poi passare ai tre primari e infine usare tutta la tavolozza.

Useremo i tre formati di pennelli necessari:
il grande per i fondi e le velature;
il medio per definire il soggetto;
il piccolo per i dettagli e la messa a fuoco.

MATERIALE CONSIGLIATO:
Scatola colori acquerelli
Pennelli tondi: grande, medio, piccolo.
N: 12, 6, 3.
Un pennello piatto
Album o fogli per acquerello 100% cotone
grana media 20x30 o 30x40cm.
Un contenitore per l’acqua (bicchiere o vaschetta).
Se avete altro materiale portatelo pure!



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GIOVANNI RAGONE
Giovanni Ragone è nato a Matera. Vive e lavora a Roma nel settore cinematografico come direttore della fotografia. Appassionato di taccuini di viaggio, è membro del gruppo di disegnatori Sketchcrawl Roma e Urban sketchers. Ha realizzato carnet di viaggio in Nepal, Istanbul, Grecia, Napoli, Roma, e Seychelles. Il suo taccuino di viaggio realizzato a Kathmandu è stato selezionato al festival Matite in viaggio 2012 e un altro su Roma è stato pubblicato all'interno del libro collettivo "Le Metamorfosi del Viaggiatore".
Suoi disegni fanno parte del manuale "Carnet de Voyage" di Salvatore Santuccio.
Ha seguito corsi di pittura in Spagna e in Grecia con il maestro Pedro Cano.


ACQUERELLO DANNUNZIANO - WORKSHOP


Data: sabato 26 giugno 2021
Dove: Pescara
Insegnante: Giovanni Ragone
Chi può partecipare: Workshop di acquerello rivolto a tutti.
Sperimenteremo la tecnica dell’acquerello senza l’uso della matita.
Orari: 10 / 13 - 14 / 17
Costi: 80 €
* nella pausa delle 13 pranzo a sacco in autonomia. Alla chiusura del workshop, per chi lo desidera, visiteremo il punto vendita Iacuone, il nostro Main Sponsor di colori per belle arti e una breve visita presso la Galleria Spazio Bianco in P.zza Salotto.


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* Ai partecipanti che verranno da fuori Pescara con l'esigenza di pernottare, forniremo assistenza per la ricerca di una camera. A tal proposito si prega di specificarlo nell'email di contatto.


PINETA DANNUNZIANA
La Riserva Naturale di Interesse Provinciale Pineta Dannunziana, più nota come Pineta Dannunziana è una riserva naturale situata nella zona meridionale della città di Pescara. Attualmente si estende per 53 ettari circa, di cui solo 35 ettari restano dell’antica selva, la cosiddetta Pineta di Pescara, conosciuta sin dall’ottavo secolo come punto di riferimento per i navigatori bizantini che, navigando lungo quel tratto di costa  – diretti o ritorno da Ravenna – vi trovavano rifugio durante le tempeste.  È detta anche Pineta D’Avalos o Parco D’Avalos, dal nome della famiglia che possedeva il marchesato di Pescara, al tempo dei Borboni e Pineta Dannunziana, dopo che, nel 1904 e nel 1912 Gabriele D’Annunzio, pescarese doc, vi allestì la tragedia pastoria la “Figlia di Iorio”. L’area è stata per secoli oggetto di continui passaggi di proprietà, finché nel 1653 una parte della copertura arborea venne  venivano abbattuta per vendere il legname e per guadagnare terreno su cui costruire.  All’inizio del 1700 la pineta si estendeva per 3mila ettari. Nel corso del 1900, ciò che ne rimane diventa luogo di incontro dei pesaresi, fra cui il famoso poeta e scrittore Gabriele D’Annunzio. Nel 2000 l’intera area  venne sottoposta a tutela in quanto Riserva Naturale di interesse provinciale “Pineta Dannunziana”, con gestione affidata prima alla Provincia di Pescara e l’anno successivo  al Comune di Pescara. Fauna. Nonostante le sue piccole dimensioni, all’interno ospita numerose specie di animali vertebrati con 107 specie di uccelli, 14 mammiferi, 11 anfibi e rettili, oltre a varie specie di pesci. Tra gli uccelli molti sono migratori. Flora. In virtù della presenza dell’acqua nel sottosuolo, vi crescono numerose specie vegetali tipiche delle zone umide salmastre come la canna di Ravenna (Tripidium ravennae o Erianthus ravennae), il giunco nero (Schoenus nigricans) e il giunco di Tommasini (Juncus littoralis).   La vegetazione dunale e retrodunale è costituita da gariga a base di cisto femmina (Cistus salviifolius), cisto di Creta,  rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens), camedreo polio (Teucrium polium), verbasco niveo (Verbascum niveum), ginestrino delle spiagge (Lotus creticus) e zafferanetto delle spiegge (Romulea rollii). Alle spalle, la pineta è formata da pini d’Aleppo (Pinus halepensis), dal tronco tortuoso, pino domestico (Pinus pinea), dalla chioma a ombrello e pino marittimo (Pinus pinaster), dalla forma piramidale eretta. Il sottobosco è formato da mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus), alloro (Laurus nobilis), ligustro (Ligustrum vulgaris), oleandro (Nerium oleander), camedrio e smilace. Ancor più verso l’intero, la pineta di trasforma in bosco di sclerofille mediterranee, caratterizzato da lecci (Quercus ilex) e roverelle (Quercus pubescens), assieme a acero campestre (Acer campestre), tiglio (Tilia europaea), olmo campestre (Ulmus minor)  e alcune specie esotiche come Robinia pseudoacacia ed elucalipti. Intorno al lago presente nelle riserva,c rescono pioppi bianchi (Populus alba), salici bianchi (Salix alba) e salici piangenti (Salix babylonica), assieme a carici (Carex pendula), tife (Typha latifolia), cannucce di palude (Phragmites australis),  salcerelle (Lythrum salicaria) e altre specie ripariali.